La tappa numero 24 della Monaco Venezia presenta una facile passeggiata sui colli e in pianura, a tratti per sentieri e stradine secondarie. Incontreremo mulini, vigneti e castelli, prima di avvicinarci alla sponda del Piave.
Da Revine ci incamminiamo verso il lago di Santa Maria su via Santa Maria. Giriamo su via Riviera e ci lasciamo il lago sulla destra. Al bivio con via Fornaci manteniamo la destra sulla strada provinciale SP153 e passiamo per Colmaggiore. Superato il centro abitato ci imbattiamo in un importante bivio, dove ci immettiamo nella SP 635 (via La Corona), che percorriamo per pochi metri in direzione Tarzo, per poi svoltare presto a destra sulla SP 152 (via Bellavista).
Mappa & Cartografia
Sentiero 1051 a Tarzo, per il resto del percorso nessuna segnaletica
Belletti V223 Le Prealpi di Vittorio Veneto, 1:50000
Continuiamo su via Bellavista fino alla frazione di Reseretta. Camminando sulla SP 152 vediamo un capitello sulla destra: poco prima, la strada che stiamo percorrendo (via Reseretta) si biforca e dobbiamo scendere sulla sinistra. Continuiamo su via Reseretta finché, sulla sinistra, prendiamo una traccia che scende dritta verso località Prapian di Tarzo.
Ritroviamo una stradina asfaltata che si snoda tortuosa tra le colline, collegando Corbanese a Arfanta. La percorriamo in direzione Arfanta finché arriviamo a un piccolo incrocio. Sulla destra c’è una chiesetta, e in questo punto – in località Mondragon di Anfranta – dobbiamo seguire i cartelli che ci indicano la direzione per il Molinetto della Croda.
Andiamo quindi dritti, e la stradina diventa a tratti sterrata, scorrendo tra bellissimi filari di vite e addentrandosi nel bosco e poi aprendosi di nuovo tra le vigne. Passeggiamo quindi immersi nel rilassante paesaggio disegnato dalle colline del prosecco. La strada bianca si immette poi su una strada asfaltata: qui troviamo un cartello del sentiero 001 – Molinetto della Croda, che ci manda a sinistra, e lo seguiamo.
Continuiamo sulla strada asfaltata (via Francesco Fabbri) e arriviamo in via Molinetto. Un ampio parcheggio ci indica che siamo arrivati nei pressi del Molinetto della Croda di Refrontolo. Vale la pena di completare la brevissima deviazione sulla sinistra: visitiamo così il piccolo mulino ad acqua ancora in funzione dal 1630, usato per macinare la farina di mais. Un angolo davvero suggestivo, dove il tempo sembra essersi fermato.